Continua la collaborazione tra Rossonove No Profit e il Liceo Artistico di Imperia, un percorso nato dal desiderio di mettere in dialogo il territorio, le sue fragilità, i suoi spazi sospesi e la sensibilità delle nuove generazioni.
Nel mese di ottobre e in quello di novembre abbiamo accolto due artisti in residenza, Marie-Pierre Murigneux e Bruno G L PADILHA, e abbiamo guidato, due workshop dedicati all’immaginazione, all’ascolto e alla trasformazione, con la partecipazione attenta e generosa delle studentesse e degli studenti dell’artistico e collaborazione delle insegnanti.
Il primo incontro si è svolto il 20 ottobre, all’interno del percorso “Eutopia. Il nostro buon luogo“.
Marie-Pierre, arrivata ad Alassio all’inizio del mese, aveva da poco concluso la sua intensa esperienza site-specific alla Necropoli F della Julia Augusta: un dialogo continuo con un luogo millenario, con le sue memorie e con le persone che lo attraversano.

Questa sensibilità, verso i vuoti, le case chiuse, le stratificazioni del territorio e il paesaggio emotivo che li abita, ha guidato anche il workshop con gli studenti.
Attraverso domande, disegni, osservazioni guide e piccoli esercizi di immaginazione, i ragazzi hanno esplorato il concetto di buon luogo non come spazio ideale, ma come luogo possibile anche un luogo ferito che può rinascere e un luogo interiore che può trasformarsi.
È emersa una produzione sorprendente: mappe immaginarie, micro-narrazioni visive, rilievi poetici dei luoghi del quotidiano. Uno sguardo nuovo sul territorio, capace di cogliere ciò che non appare subito evidente.


Il secondo incontro, il 24 novembre, ha coinvolto l’artista e psicologo sociale Bruno Padilha nell’workshop Ascolto e polarità.
Ricercatore della coscienza emotiva tra San Paolo e New York, formatosi tra movimenti universitari brasiliani e progetti comunitari della FAO, BP porta con sé un approccio unico: l’incontro come motore di trasformazione, il gioco come strumento di conoscenza, l’ascolto come pratica politica e poetica.
Il workshop si è aperto con esercizi di movimento nello spazio, momenti di ascolto del corpo e dell’altro, pratiche di presenza e relazione. Da questa base è nato un lavoro delicato e profondo sulle polarità: pieno e vuoto, movimento e quiete, vita e morte.
Agli studenti Bruno PADILHA ha consegnato un testo, meditativo e potente, come stimolo creativo. Ne riportiamo un frammento:
Esiste bellezza nel vuoto, nell’impulso della morte che fa germogliare la vita?
Nel vuoto percepiamo l’assenza dell’intero, ed è proprio questa assenza che ci offre la misura di ciò che sarebbe il tutto…


Da questa riflessione sono nati lavori sottili e intensi: tavole sul ritmo delle forme, piccole installazioni sensibili, segni minimi capaci di raccontare un’interiorità in trasformazione.


Due artisti due modalità di incontro, una stessa direzione.
Gli incontri con Marie-Pierre Murigneux e Bruno Padilha hanno mostrato agli studenti e anche a noi, come l’arte possa nascere in modi diversi da uno stesso gesto di apertura: da un luogo che si ascolta come nella ricerca site-specific di Marie-Pierre. Da un vuoto che si abita, come nell’indagine sulle polarità di Bruno.
In entrambi i casi la partecipazione è stata ricca, attenta, profondamente coinvolta. Sono emersi lavori maturi, curiosi, capaci di unire intuizione visiva e riflessione personale: segni di un territorio fertile, di insegnati curiosi e una scuola aperta a nuove esperienze.
Una comunità cresce
Le residenze di Marie-Pierre Murigneux e Bruno PADILHA e gli incontri con le studentesse e gli studenti del liceo artistico, confermano la nostra missione: creare spazi di relazione tra terriotorio, arte e comunità, trasformare i luoghi abbandonati in luoghi di senso, e seminare nelle nuove generazioni, lasciando che ognuno trovi il proprio momento per sbocciare.
