Associazione Rosso Nove

consumo di suolo ZERO

Bruno G L PADILHA

Sono Bruno Padilha. Dottore in Psicologia Sociale presso la Pontificia Università Cattolica di San Paolo (PUC-SP). Ricercatore della coscienza emotiva presso il Graduate Center della City University of New York (CUNY). Ma prima dei titoli, sono figlio dell’ascolto, della strada, dell’urgenza di dare voce a ciò che non si sente.

Dal 2001 cammino con coloro che camminano dimenticati. In Brasile ho partecipato al movimento universitario PUC Nova Escola, con un motto che ancora risuona come un tamburo:
“L’Università con il popolo per la Trasformazione Sociale.”

Eravamo studenti e professori in disobbedienza creativa. Abbiamo trasgredito i muri dell’accademia per toccare le mani del popolo che non aveva mai messo piede in un’aula universitaria.

La nostra metodologia? L’arte. Il gioco. L’ispirazione come motore della liberazione.
La trasformazione inizia dall’astrazione — ed è lì che abita il miracolo.

Ho avuto l’opportunità di agire come agente di trasformazione comunitaria a San Paolo per la Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite (FAO), in progetti di cooperative di produzione sociale e altri progetti che coinvolgono metodologie artistiche con finalità di empowerment comunitario.

Edgar Morin ci ha insegnato che l’essere umano è più della ragione.
È homo sapiens, sì — ma anche homo ludens, che gioca e si incanta, e homo demens, che vibra, soffre, si decostruisce e ama.
Questa triade ci rivela: siamo complessi, siamo interi.

Il vero cambiamento nasce nella dinamica dell’incontro.
Nella relazione reciproca, i soggetti si reinventano.
Diversificano i loro modi di essere nel mondo.
E nel corrispondersi con l’ambiente, l’individuo si accorda con la propria potenza —
Acquista autonomia, tono, movimento.

Non percepisco l’essere umano come esecutore di ricette preconfezionate, ma come espressione dei significati che regolano l’interazione con la propria realtà — quindi, autore delle proprie realtà, protagonista della propria storia.

Ogni persona è una rete viva di relazioni.
E solo percependosi dentro questa rete può dare senso, può agire con consapevolezza.

Per trasformare la propria realtà, bisogna prima trasformare sé stessi.
Conoscersi.
Risvegliare l’autonomia.
E fare della propria esistenza un gesto poetico, politico e autoriale.