
Qualche commento di chi ha partecipato alla proiezione:
“Io ho visto una ricerca di bellezza assoluta anche dove non c’è, anche quel cemento macchiato di ruggire era qualcosa di molto toccante, e comunque c’era della bellezza anche dove, così ci passi e dici che scempio no, ma sapere che poi li diventerà una colata di cemento mi piange il cuore, ce ne è troppo. Si potrebbe non farci niente perchè così mi è piaciuto molto”.
“Questa struttura andrebbe mantenuta e si potrebbe fare una grande bella serra”.
“Molto pasoliniano”
“Il film, credo, non sia di così facile lettura. Non siamo abituati a immergerci in un mondo fatto di silenzi, di una bellezza non parlata, espressa solo attraverso musica e immagini. Il primo impatto non è immediato, eppure a me è piaciuto molto. Pensiamoci: questo sogno è un bel sogno, e speriamo possa diventare realtà in tutte le sue possibili declinazioni. Non è detto che dobbiamo vederci per forza una cosa piuttosto che un’altra; ognuno può cogliere qualcosa di diverso. L’importante è rifletterci su. Esiste una sola risposta? No, ce ne sono mille. Dobbiamo uscire dal coro, anche se non è facile o immediato. Io penso con la mia mente e vedo certe cose; ognuno ha il proprio sguardo, eppure spesso non lo usiamo più davvero.Quello che non vorrei più vedere, in assoluto, è il cemento. Ne abbiamo già troppo, inutilizzato. Anche qui, a Ormea, tante case restano disabitate. E poi a Loano, dove sono tornata dopo anni… Quella era casa mia. I cantieri navali li ho vissuti, ho visto i vari, ho conosciuto le lotte degli operai, le uniche lotte che si facevano in quei luoghi”.



